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Lumen et Umbra: il primo MUD italiano su internet

Eravamo a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, e all’epoca le avventure testuali erano forse gli unici videogiochi che permettessero davvero di evadere dalla realtà, dato che allora gli aspetti grafici dei giochi erano ancora primitivi.

Con le avventure testuali invece la “grafica” era tutta racchiusa nella mente del giocatore che leggeva le parole e le frasi sullo schermo come se si trattasse di un libro.

 Con il passare degli anni e il progredire della tecnologia, i videogames diventarono via via sempre più complessi e sempre più graficamente coinvolgenti, fino al punto da non dover più richiedere sforzi di immaginazione da parte del giocatore. Fu quindi la fine per le avventure testuali, sia digitali che cartacee.

La fine? Forse no.

Sebbene sicuramente siano molto meno giocate dal grande pubblico rispetto ad allora, le avventure testuali sono ancora vive e resistono con forza alla prova del tempo.

 

Un po’ di storia

Lumen et Umbra (d’ora in avanti LeU) è il primo MUD (Multi User Dungeon) italiano, nato nel 1994, quando un certo Giuseppe Caggese (nickname: Joy) lanciò un appello ai vari mudders presenti su Mc-Link per la compilazione e la creazione di un MUD derivato da ShadowDale, il MUD al quale i giocatori italiani si collegavano allora.

All’appello di Caggese risposero Enrico Colombini (Erix, creatore di “Avventura nel castello”), che per motivi personali ebbe una permanenza molto breve nel progetto, edEmanuele Benedetti (Benem), che si lanciò nell’impresa assieme a Caggese, dando vita ufficialmente a LeU il 5 dicembre 1994.

Il mondo di LeU cominciò a popolarsi sempre di più, oltre ai primi leggendari giocatori ne arrivarono altri, cominciarono a fiorire le quest, i racconti, le leggende, le gilde e gli ordini, persino fidanzamenti e matrimoni.

Tuttavia fino a quel momento LeU rimaneva sostanzialmente una copia di ShadowDale, finché il 10 febbraio 1995 venne completamente rivoluzionato, sopprimendo alcune aree del mondo per crearne di nuove, rimescolando le carte in tavola per gettare le basi di quell’universo che conosciamo tutt’ora.

Ad oggi si contano oltre 10.000 luoghi da esplorare, migliaia di oggetti e di creature gestite direttamente dal sistema, con le quali combattere o interagire. E’ stato anche implementato un secondo server dedicato esclusivamente al beta testing.

 

mappa

 

L’ambientazione

Come si può facilmente immaginare, l’ambientazione di LeU è di tipo fantasy, anche se con qualche riferimento storico: siamo infatti in una sorta di medioevo parallelo, dominato dall’Impero Romano, in cui gli umani non sono gli unici esseri viventi dotati di intelletto, ma convivono con tante altre razze, ognuna con la sua peculiarità.

Come in ogni universo fantasy che si rispetti, non può mancare l’esistenza e l’utilizzo della magia.

 

Razze e Classi

Le razze e le classi in LeU rispecchiano più o meno gli stereotipi dettati da Dungeons & Dragons (al quale comunque il MUD si ispira anche per quanto riguarda le regole di funzionamento).

Esistono 18 razze tra cui il giocatore può scegliere (le classiche Umano, Halfling, Nano, diverse tipologie di Elfo, fino ad arrivare a creature come Mezzo Gigante, Gnomo Abissale o Troll), mentre ci sono 11 classi a disposizione (Guerriero, Ladro, Stregone, Chierico… insomma, le solite cose).

Ogni razza ed ogni classe possiede i propri punti di forza e le proprie debolezze. E’ anche possibile combinare due classi insieme, creando ad esempio un Chierico Guerriero, che avrà buone capacità di cura e di combattimento, ma non sarà in grado di eccellere in nessuna delle due classi, al contrario dei giocatori Single Class.

 

Clan e Gilde

Uno degli scopi del gioco è ovviamente quello di permettere la cooperazione tra i vari giocatori. Quando più giocatori si aggregano, sia per fare una quest, sia per scambiarsi informazioni, sia per semplice voglia di riunirsi, essi vanno a formare un Clan.

Il Clan rappresenta quindi una semplice aggregazione di giocatori, e come tale non prevede una sede fissa. Diverso invece è il discorso delle Gilde, che sono di fatto Clan con alle spalle una storia molto longeva e una forte presenza, ai quali gli Immortali (aka i moderatori o persone molto influenti nel gioco) concedono lo status di Gilda, assegnandogli anche una sede ufficiale.

 

Connessione e modalità di gioco

Per poter giocare, è necessario connettersi al server che ospita Leu. E’ possibile farlo anche tramite telnet, ma è altamente consigliabile utilizzare un client dedicato come ad esempio GGMUD, ZMUD, CMUD oppure ELF (per provarlo, io ho utilizzato GGMUD su Ubuntu nda). Esistono anche client dedicati per Android e iOS.

La modalità di gioco è quella classica delle avventure testuali: al giocatore viene descritto minuziosamente l’ambiente circostante in cui si trova, i personaggi e gli oggetti che lo circondano. Il giocatore a questo punto scriverà istruzioni (in inglese, è l’unica parte rimasta non tradotta) che il suo personaggio andrà ad eseguire, che si tratti di camminare, osservare, depredare un cadavere o combattere.

 

alma

 

Il gioco non è orientato al player killing, quindi non è permessa l’uccisione degli altri giocatori, tranne in particolari momenti o in determinate aree in cui alcuni giocatori possono sfidarsi apertamente e in maniera completamente consensuale.

Come in ogni universo RPG, ci sono quest da affrontare, mostri e boss da abbattere, party da formare, alleanze da stringere, mondi da esplorare… il tutto in compagnia di altri giocatori amanti del genere.

 

Conclusioni

LeU è indubbiamente una sfida interessante in un mondo virtuale dominato da MMORPG dalla grafica accattivante e da universi pressoché infiniti. E’ un ritorno alle origini se vogliamo, probabilmente più adatto a gamers più adulti con vena nostalgica, piuttosto che a giocatori più giovani.

Chiaramente il numero di giocatori connessi è molto lontano dalle cifre raggiunte da giochi come WOW o LOL, tuttavia personalmente ritengo LeU una piccola perla da custodire gelosamente, anche solo per una questione di patriottismo, per dimostrare che anche in Italia c’è gente che sa creare qualcosa di importante in ambito videoludico e che continua a portarlo avanti con determinazione.

 

Lumen et Umbra: il primo MUD italiano su internet è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd 88x31

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